Ospedale di Aversa (Caserta). Su di un armadietto degli spogliatoi dei dipendenti.
mercoledì 19 maggio 2010
venerdì 14 maggio 2010
mercoledì 12 maggio 2010
martedì 11 maggio 2010
Mariangela, che gli avrai fatto?
Il signor Luigi Morlando
Il signor Luigi Morlando ha 82 anni e vive a Sant'Antimo da quando è nato, un popoloso paese della provincia nord di Napoli. Si è spostato dal suo paese solo per lavoro. E' stato anche all'estero, per brevi o prolungati periodi. Il periodo più lungo lo ha trascorso in Arabia Saudita. Suona la fisarmonica. Avrebbe voluto continuare a fare "la vita del musicista", ma l'ha dovuta abbandonare da giovane, quando ad uno ad uno tutti i membri della piccola orchestra in cui suonava morirono (erano tutti molto più grandi di lui). La grave situazione economica della famiglia lo portò a scegliere un lavoro più redditizio come quello dell'artigiano mosaicista, il mestiere che ha fatto per tutta la vita e la cui passione esprime ancora oggi coprendo la facciata della sua abitazione con tasselli che riesce a recuperare sempre più a fatica. La facciata della sua casa rappresenta un vero enigma per i passanti, ricoperta com'è di strane scritte e svariati numeri messi in fila. Per la gente comune è un matto, un personaggio umbratile e misantropo che evita contatti con chicchessia: "meglio evitare di andargli a parlare". Per chi invece decide di fermarsi e bussare al suo campanello per chiedergli "come sta" e "quale sia" il significato delle sue "scritte" trattasi di un personaggio ospitale quanto unico, che la sa "lunga" su tutto, sul significato della vita e sui segreti da carpire per stare bene al mondo. Le scritte fatte a mosaico, che il signor Luigi trae dalla bibbia, infarinate di detti della cultura popolare, assieme ai numeri che compongono complicati calcoli, sono il suo testamento e la sua summa ideologica. Chi ha voglia di capirli non può che chiederne spiegazione al diretto interessato. Se qualcuno vuole conoscerlo non ha che da dirmelo.
mercoledì 5 maggio 2010
martedì 4 maggio 2010
Per Ferdinando
Ma la guerra arrivò ugualmente...
Un paio di corna piazzate sull'arco di un portone di San Cipriano di Aversa (Caserta), forse per scongiurare l'entrata dell'Italia in guerra. Chissà.
Rumore
lunedì 3 maggio 2010
Ti voglio giura? giuro!
Giuro che non l'ho capita!
All'ingresso di un abitazione privata del centro storico di Aversa (Caserta)
L'Asa chiude.
Fatturato recrod 2009. L'Asa chiude. E lo stato? Latita! Merde. Sui muri di una fabbrica in dismissione di Pignataro Maggiore (Caserta)
Sta a noi scrivere la fine di questo meraviglioso film...
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